Caro Scapagnini Condannato… LETTERA-RISPOSTE-REPLICA

“Processo cenere…Scapagnini e sei assessori della sua giunta condannati a due anni e sei mesi di reclusione…”

“Ricordati uomo che sei cenere, e nella cenere tornerai…”, così dicono i cristiani il mercoledì delle ceneri, che dà inizio alla quaresima…

E’ un monito per l’ex sindaco di Catania, il quale però, convinto di aver lanciato Catania come città simbolo e faro del Mediterraneo, certo di aver lasciato la città in floride condizioni economiche, perfettamente funzionante in tutti i settori dipendenti dalla Amministrazione comunale, nonostante la condanna e le altre inchieste in corso, non “torna in cenere” ma viene premiato con un seggio alla camera dei deputati, rappresentante dei catanesi riconoscenti.

Siamo certi che i catanesi premieranno anche gli altri componenti della sua giunta, parimenti condannati, fra i quali qualcuno intende candidarsi alle future comunali per continuare le gesta del predecessore.

Cari concittadini, chi si contenta, gode!
E GODETEVELA STA CITTÀ, sporca di giorno e al buio di notte, piena di debiti sanati con altri debiti, insicura persino in via Etnea, il salotto di Catania, città proiettata verso il futuro…!

Ma quale futuro?
Nella speranza che l’Etna che ci guarda stupita, non vada qualche giorno su tutte le furie e incenerisca amministrati e amministratori …

CittàInsieme
Catania, 3 maggio 2008
lettera pubblicata sul quotidiano “La Sicilia” del 5 maggio 2008

***
La risposta di Maurizio Cerri alla lettera (pubblicata il 6 maggio sul quotidiano La Sicilia)
Rimango sbalordito dalle parole e dai concetti usati dal gruppo Cittàinsieme nell’articolo apparso su “Lo dico a La Sicilia” Lunedi 5 Maggio, nel punto in cui, alla fine dell’articolo, si auspica su “amministratori e amministrati” dalla vecchia Giunta Comunale un “incenerimento” da parte del nostro caro, vecchio, gigante buono. L’Etna appunto. L’animatore del gruppo Cittàinsieme, Padre Salvatore Resca, dovrebbe meglio vigilare sulle parole usate dai suoi associati. Non è consono ad un buon cristiano augurare ad altri un “incenerimento”! E per quanto riguarda la sporcizia della nostra Città, lo inviterei a far curare meglio la pulizia della Casa di Dio che gli è stata affidata, la parrocchia dei SS. Pietro e Paolo.

***
La risposta di Antonio Gulino, segreteria politica on. prof. Umberto Scapagnini alla lettera (pubblicata il 7 maggio sul quotidiano La Sicilia)
In riferimento alla lettera di CittàInsieme, nonostante il tono farneticante e privo di qualsiasi costruttività, è doveroso rispondere. Innanzitutto il futuro di Catania, così come quello di qualunque altra società complessa non può certo essere affidato alla “benevolenza” di un vulcano (ancorché si parli
della nostra amata Etna) ma è determinato dalle azioni di ciascuno di noi, cittadini e amministratori, ovvero dalla democrazia! Infatti è bene ricordare
a chi ha la mente offuscata da rancori, da delusioni o quant’altro, che Umberto Scapagnini è stato eletto, dalla democrazia, due volte al Parlamento europeo, due volte a Sindaco di Catania e ora al Parlamento nazionale. Sempre su volontà di cittadini liberi e pensanti, almeno quanto quelli iscritti a CittàInsieme, non già grazie a riti sciamanici o chissà quale altra alchimia. Semplicemente, ancora una volta, democrazia. Così come è sempre la democrazia, ed in particolare la nostra Carta Costituzionale, a preservare ad ogni cittadino la presunzione di innocenza fino a prova contraria, ovvero fino all’ultimo grado di giudizio. Ma ormai siamo sempre più abituati a vedere utilizzare la Costituzione e il garantismo ad intermittenza. Per quanto attiene la situazione della città, un po’ più di onestà intellettuale vorrebbe che si tenesse conto sempre della situazione difficile che attraversano tutte le istituzioni, e Catania
non fa eccezione, ricordando che nessuno ha mai negato le difficoltà economiche degli ultimi anni. La dimostrazione è che la situazione va via via normalizzandosi, frutto questo del lavoro che il Sindaco ha svolto fino all’ultimo giorno del suo incarico, senza risparmiarsi neanche fisicamente. Allo stesso modo nessuno può invece negare le innumerevoli innovazioni e i miglioramenti strutturali apportati alla città durante la sindacatura appena conclusa.
Lavori che si porteranno a termine nel giro di qualche mese e che certamente ripagheranno la città di tutti i disagi e le sofferenze di questi anni di transizione. Quindi concluderei suggerendo a tutti, in primis alla c.d. società civile (di cui CittàInsieme intende essere portavoce), anziché affidarsi alla benevolenza dell’Etna, di rimboccarci le maniche e contribuire, ciascuno per le proprie competenze, allo sviluppo di questa città con i fatti e con la critica incalzante ma costruttiva.

***
La replica di Cittainsieme alla lettera del sig. Maurizio Cerri, pubblicata il 6 maggio su La Sicilia, ed alla lettera del sig. Antonio Gulino, pubblicata il 7 maggio pubblicata su La Sicilia.
Per piangere sulle condizioni miserevoli della nostra città non abbiamo più lacrime, caro sig. Maurizio Cerri.
Ed allora cerchiamo ogni tanto di riderci su. Speravamo che i lettori avessero altrettanto senso dell’humour per cogliere l’ironia sulle “ceneri” di Scapagnini.
Se poi, riguardo alle sue proccupazioni sulla pulizia della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, il signore in questione si riferisce ai calcinacci in mezzo ai quali viviamo, sappia che siamo in questo stato, da oltre due anni, perché abbiamo rifiutato, dalla Regione Siciliana, contributi che, seppure legittimi, avevano odore di voto di scambio.
Venga a darci una mano, come fanno tanti altri. La continueremo a pulire insieme.

Al sig. Antonio Gulino, che protesta dalla segreteria politica dell’on. Scapagnini, suggeriamo di rivedere l’ultima puntata di EXIT su La7 (possiamo fornigli la registrazione) che illustra bene le qualità del voto “democratico” a Catania. Supponiamo anche che il sig. Gulino sia al corrente del tipo di “democrazia” con la quale abbiamo eletto alle ultime consultazioni i nostri rappresentanti, imposti dall’alto dalle segreterie dei partiti che ne garantivano anticipatamente il risultato. Potrebbe anche fornirsi il sig. Gulino non solo di “onestà intellettuale” ma di un buon paio di occhiali, per rendersi conto delle disastrose condizioni nelle quali l’on. Scapagnini ha lasciato questa città: servizi sociali distrutti, uffici comunali sfrattati, strade cittadine dissestate, situazione finanziaria del comune fallimentare, indagini in corso sui parcheggi sotterranei e su altri atti della amministrazione, territorio in mano alla criminalità ed al bullismo, parcheggi sotterranei sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, buio in città al centro e nelle periferie… – (nemmeno ai tempi di guerra, ricordano i più vecchi, mancava la luce!)
Per quanto riguarda l’impegno della società civile ricordiamo al sig. Gulino (che noi non conosciamo ed è forse troppo giovane per avere memoria del passato) che Cittainsieme da vent’anni si sbraccia per vigilare sulla buona o cattiva amministrazione della città.
Avremmo voluto collaborare anche con Scapagnini, che però, pur ripetutamente invitato a partecipare alle nostre assemblee ha sempre rifiutato gli inviti sottraendosi al confronto.
Non si preoccupi infine il sig. Gulino: come abbiamo sempre fatto continueremo a sbracciarci sperando che i catanesi siano capaci di darsi una amministrazione finalmente all’altezza della dignità di questa città.

LA REPLICA DI CITTA’INSIEME E’ STATA PUBBLICATA SUL QUOTIDIANO LA SICILIA DEL 14 MAGGIO 2008 NELLA SEGUENTE VERSIONE:
Vorremmo precisare qualcosa in merito alle osservazioni che, su varie lettere pubblicate da “La Sicilia”, sono state fatte ai nostri commenti sulla condanna del Sindaco Scapagnini e di alcuni membri della sua giunta a motivo della “cenere” del nostro vulcano.
Le nostre intenzioni non erano dissacratorie. Solo che, non avendo più lacrime per piangere sulle condizioni miserevoli della nostra città volevamo riderci su.
Speravamo che i lettori avessero altrettanto senso dell’humour per cogliere l’ironia sulle “ceneri” di Scapagnini.
Riguardo poi alle preoccupazioni sorte sulla pulizia della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, se chi le sottolinea si riferisce ai calcinacci in mezzo ai quali viviamo, è giusto che si sappia che siamo in questo stato, da oltre due anni, perché abbiamo rifiutato, dalla Regione Siciliana, contributi che, seppure legittimi, avevano odore di voto di scambio.
Se chi si lamenta verrà a darci una mano sarà il benvenuto. La parrocchia la puliremo insieme.
A chi parla poi di “democrazia” sottolineando la recente elezione del sindaco Scapagnini al parlamento per volere del popolo, suggeriamo di rivedere l’ultima puntata di EXIT su La7 che illustra bene le qualità del voto “democratico” a Catania. Se poi pensiamo che nelle ultime elezioni la lista degli eleggibili è stata imposta dall’alto delle segreterie dei partiti, possiamo immaginare quanta libertà di scelta sia rimasta agli elettori.
Del resto sono sotto gli occhi di tutti le disastrose condizioni nelle quali l’on. Scapagnini ha lasciato questa città: servizi sociali distrutti, uffici comunali sfrattati, strade cittadine dissestate, situazione finanziaria del comune fallimentare, indagini in corso sui parcheggi sotterranei e su altri atti della amministrazione, territorio in mano alla criminalità ed al bullismo, parcheggi sotterranei sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, buio in città al centro e nelle periferie… – (nemmeno ai tempi di guerra, ricordano i più vecchi, mancava la luce!)
Cittainsieme non vuole infangare nessuno.
Nutriamo il massimo rispetto per le persone ma non possiamo non sottolineare, superando il disagio, perché ne faremmo volentieri a meno, la cattiva amministrazione di questa città.
Siamo da vent’anni impegnati a farlo e, pur con i nostri limiti, continueremo nei riguardi di chiunque e di qualsivoglia partito governi questa città.
Avremmo voluto collaborare anche con Scapagnini, che però, pur ripetutamente invitato a partecipare alle nostre assemblee ha sempre rifiutato gli inviti sottraendosi al confronto.
Noi continueremo a sbracciarci sperando che i catanesi, nonostante le gravi difficoltà del momento siano capaci di darsi una amministrazione finalmente all’altezza della dignità di questa città.