L’ultima inchiesta giudiziaria dedicata agli imprenditori criminali in Sicilia che tanto hanno fatto e manovrato perché nulla cambiasse dalle nostre latitudini è il
caso Montante. Che coi suoi soldi sarebbe riuscito, non soltanto a condizionare una parte della politica siciliana, ma anche a controllare il flusso di informazioni giudiziarie che lo riguardavano, prezzolando – secondo le accuse della Procura di Caltanissetta condotta dall’ottimo Procuratore Amedeo Bertone – alcuni esponenti di Carabinieri, DIA, Polizia di Stato e Guardia Finanza.
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L’occasione ci è propizia per rilanciare quanto stiamo promuovendo in occasione degli incontri coi candidati a Sindaco della Città di Catania che il 10 giugno saremo chiamati a votare. E cioè che dichiarino pubblicamente, prima delle elezioni, da chi hanno ricevuto i soldi (e quanti) per sostenere i costi della campagna elettorale.
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Vogliamo estendere la nostra proposta
a tutti i candidati dei Comuni chiamati al voto. Che la trasparenza, tanto proclamata dalle leggi del nostro Stato, sia testimoniata con l’esempio da tutti coloro i quali ambiscono a ricoprire cariche elettive per il rilancio delle nostre città.
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Lo devono a tutti i Siciliani onesti. Che sono la maggioranza!
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