Sul controllo preventivo subito dal giornale “SUD”

Giornale di giornalismo investigativo catanese "SUD"

L’art. 21 della Costituzione (che, a quanto ci risulta, è ancora vigente) afferma chiaramente che la «stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». Questo principio fondamentale di democrazia e libertà non sembra essere stato rispettato lo scorso 30 settembre alle ore 16.30, quando sei ispettori ed un dirigente della polizia postale si sono presentati alla redazione del giornale SUD per prendere visione (su “ordine di esibizione” del Procuratore della Repubblica) del numero 1 del giornale ancora in fase di pubblicazione.

L’associazione CittàInsieme esprime solidarietà a tutta la redazione del giornale SUD per questa inaudita iniziativa di “controllo preventivo” della magistratura catanese sulla stampa, a detta di chi l’ha subita dovuta a pressioni del Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, a detta del Procuratore della Repubblica Vincenzo D’Agata effettuata allo scopo di evitare fughe di notizie suscettibili di compromettere le indagini in corso. Si tratta in entrambi i casi di un atto che ha violato il sacrosanto principio dei giornalisti di fare il proprio dovere: dare le notizie.

In un Paese democratico i controlli sulla stampa dovrebbero essere effettuati successivamente alla pubblicazione di una notizia, qualora questa presenti profili di illiceità penale, e non certamente prima.

Se questo fatto dovesse veramente costituire un inquietante precedente, allora ben presto tutte le redazioni giornalistiche d’Italia saranno affollate di poliziotti prima dell’uscita di ogni nuovo numero.

CittàInsieme
Catania, 2 ottobre 2010
Tel. 3406892762 – info@cittainsieme.it