Sprechi e privilegi della politica

Con riferimento a quanto scritto da un vostro lettore nelle pagine di questa rubrica il 24 gennaio scorso, desideriamo sottolineare con forza la necessità, oggi più di ieri, di una nuova relazione tra la politica, non più capace di risposte adeguate, e i cittadini le cui richieste si fanno, nel contingente, pressanti e ineludibili.

Progettualità e coerenza non sembrano facciano parte delle decisioni prese all’A.R.S. specie in materia di tagli ed economie.
Parliamo tra l’altro dei costi di una politica regionale che, tra emolumenti, benefici e vantaggi di varia natura (anche nelle privatissime spese per i funerali), evidenziano in modo drammatico la distanza e il vuoto esistenti tra amministratori e amministrati.

Bene farebbero i deputati regionali dei vari schieramenti, nostri rappresentanti all’A.R.S., a sanare le norme che prevedono simili privilegi, da loro varate senza alcun pudore o rossore, allineandole alle norme da loro stessi approvate, sotto una egida moralista che vale solo per gli altri, nei confronti delle amministrazioni locali che per vocazione sarebbero le più sensibili alle istanze del territorio al cui governo sono preposte.

E bene farebbero i cittadini ad interrogarsi su quanto avviene nelle sedi che hanno il compito di rappresentarci. Cittainsieme farà la sua parte nel rispetto del ruolo che le è sempre stato proprio di controllo e stimolo dell’azione amministrativa.

CittàInsieme – CittàInsiemeGiovani
Catania, 5 febbraio 2009
lettera pubblicata su La Sicilia del 7 febbraio 2009