L’inerzia del Consiglio comunale e la situazione di Catania in generale

Perché il Consiglio Comunale dorme?

Catania affoga nei suoi problemi, ma i suoi amministratori volano alto. Pensano al futuro, o al futuribile. Un modo di far politica che elude i problemi del presente per immaginare la Catania del ‘3000. A tutto questo ci aveva già abituato l’illustre predecessore di Stancanelli, l’on. Scapagnini: Catania era al buio, ma lui la immaginava come il faro della civiltà del Mediterraneo.

Siamo in mezzo a una strada ma il sindaco va a Londra per partecipare al GRABS, porta il suo contributo allo studio dei piani urbani di adattamento al cambiamento climatico, quando il verde pubblico della nostra città è ridotto a poche aiuole arse dalla calura estiva e depredate dai vandali di turno.

E mentre il sindaco veleggia verso Londra, il Consiglio comunale fa rotta verso casa.
Numerose sedute andate a vuoto, con spreco di soldi pubblici, di tempo e di efficienza per mancanza del numero legale.I soliti giochi di potere perpetrati dai partiti di maggioranza bloccano quelle (poche) decisioni che si potrebbero prendere a vantaggio di una città che boccheggia in coda alle classifiche nazionali di vivibilità.

La politica o tace perché non ha nulla da dire o si parla addosso su un piano mille miglia lontano dai reali problemi della nostra città.
A quando, anche a Catania, una rivoluzione arancione, a quando un nuovo popolo di “indignados” che mandi a casa questi stanchi amministratori e li sostituisca con gente veramente degna di questo nome?

CittàInsieme.

***
ALTRI POST SULL’ARGOMENTO:
Sulle sedute del Consiglio Comunale/2
Perché il Consiglio Comunale dorme?
Sulle sedute del Consiglio Comunale