L’ennesimo contratto di locazione stipulato dal Comune di Catania: in Via Guardia della Carvana

L'ennesima locazione stipulata dal Comune di Catania

In merito al trasferimento del Tribunale del Lavoro in Via Guardia della Carvana, in tempi successivi, sono state sollevate da più parti serie perplessità.

I dubbi nascono per molteplici ragioni come per esempio l’inidoneità della zona ad ospitare un tale carico del traffico automobilistico, l’inidoneità del fabbricato ad ospitare una tale quantità di utenza e la mancanza di aree circostanti da poter adibire ai parcheggi.

Malgrado l’Agenzia del Territorio di Catania avesse giudicato congruo il prezzo pattuito, in novembre CittaInsieme aveva sottoposto all’attenzione della cittadinanza le incoerenze circa l’opportunità di prendere in affitto i suddetti locali ad un canone tanto sproporzionato rispetto ai prezzi di mercato; soprattutto per le difficoltà economiche in cui versa l’Amministrazione comunale.

Oggi a circa sei mesi di distanza la domanda formulata da CittaInsieme è ancora in attesa di una risposta: con la stessa somma che il Comune dovrebbe sborsare per il canone d’affitto, perché non accendere un mutuo allo scopo di riconvertire un edificio di proprietà comunale?

La scelta di riqualificare uno dei tanti immobili di proprietà comunale avrebbe non soltanto l’esito di rivalutare il patrimonio della città ma sopratutto quello di consentire ai cittadini di rimanere proprietari di un bene che altrimenti andrebbe venduto al migliore offerente!


CittàInsieme

Catania, 2 aprile 2011
Tel. 3406892762 – info@cittainsieme.it

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E’ notizia recente che il Comune di Catania ha emesso un preavviso di annullamento in autotutela del contratto d’affitto dell’immobile di Via Guardia della Carvana da destinare ad uffici giudiziari.

Il provvedimento, preso adesso dall’Amministrazione, permette di sperare che le forti perplessità, già espresse in precedenza da CittaInsieme anche per quanto riguarda l’opportunità di una scelta così onerosa, vengano definitivamente chiarite.

CittàInsieme
Catania, 11 novembre 2010
Tel. 3406892762 – info@cittainsieme.it

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LA RISPOSTA DEL SINDACO ALLA NOSTRA PRIMA LETTERA DI DENUNCIA (11/10/2010)
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Apprendiamo con stupore che, malgrado la crisi finanziaria di Catania sia ad un passo dal dissesto e nonostante gli amministratori in più occasioni abbiano manifestato la volontà di rivalutare il patrimonio immobiliare comunale al fine di evitare sperperi in affitti più o meno esosi, il Comune di Catania ha deciso di stipulare un contratto di locazione per l’importo di euro 656.688,00 l’anno, Iva esclusa, per l’acquisizione di locali siti in via Guardia della Carvana, da destinare ad uffici giudiziari.

Da una prima valutazione del costo del canone, appare sproporzionato l’importo di 656.688,00 Euro annui che il Comune, tramite il Ministero di Grazia e Giustizia, paga per un’immobile di 1800 mq. Infatti da un semplice calcolo si scopre che per ogni ambiente di 100 mq i cittadini di Catania pagheranno 3000 euro al mese, un prezzo fuori mercato, sopratutto se si considera l’enorme estensione del sito locato. La vastità dell’estensione generalmente tende a ridimensionare qualsiasi accordo di locazione e non a farlo lievitare.

Non sarebbe stato più logico se il Comune di Catania avesse utilizzato la suddetta somma per ristrutturare uno dei tanti immobili di sua proprietà? Non si sarebbe potuta cercare una Banca con la quale stipulare un mutuo per la riqualificazione di uno dei tanti edifici fatiscenti, che sono invece ridotti a ricovero di poveri disgraziati o di drogati come il palazzo delle poste di Viale Africa o Palazzo Bernini?

Non ci vogliono menti eccelse, economisti, top manager, scienziati, per fare certe scelte ma basterebbe la “diligenza del buon padre di famiglia”! E’ ammissibile che un’amministrazione comunale, nonostante stia annegando nei debiti, abbia deciso di prendere in locazione a Catania un immobile al costo di 3.000 euro al mese per ogni 100 metri quadrati?

CittàInsieme
Catania, 2 ottobre 2010
Tel. 3406892762 – info@cittainsieme.it