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La legge elettorale può essere impugnata?


Ho letto l'ultimo post pubblicato da Beppe Grillo sulla illegittimità della legge elettorale.
E' vero! questa legge è incostituzionale senza alcun ombra di dubbio. Ma purtroppo, già due anni fa quando studiavo Diritto Costituzionale, ahimè avevo scoperto che è praticamente impossibile impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge elettorale, a causa degli strani meccanismi previsti dal nostro ordinamento per chiedere alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla illegittimità costituzionale di quella o quell'altra legge.

Qui di seguito vi posto l'intervento di Beppe Grillo in questione e il meccanismo di funzionamento della Corte Costituzionale (cercherò di essere il meno complicato possibile):

(fonte flickr.com)



- POST DI BEPPE GRILLO:
Lo spettacolo di un presidente della Repubblica che guarda, in silenzio, il presidente della Corte di Conti Tullio Lazzaro mentre dichiara che la corruzione in Italia dilaga negli appalti, nella sanità e nelle forniture è desolante. Napolitano non dice una parola, non sente il dovere di andare in televisione, davanti all?affermazione: "Il non agire protratto per anni provoca danni incalcolabili".
Le Istituzioni sono diventate i Notai dello Sfascio. Prendono atto, registrano, evidenziano. Lo Stato si inabissa, ma con piena consapevolezza dei Grandi Burocrati. I cittadini, come le stelle, stanno a guardare.
Ho riletto la Costituzione, i suoi 139 articoli, una trentina di pagine.
L'articolo 1 specifica:
- la sovranità appartiene al popolo
L'articolo 48 contiene due punti:
- il voto è personale ed eguale, libero e segreto
- il diritto di voto non può essere limitato
La legge elettorale "porcata" imposta dal centro destra nel 2006 ha cancellato un referendum e eliminato la preferenza diretta. Una legge incostituzionale.
Non si può andare alle elezioni con questa legge, il risultato sarebbe illegittimo, impedire la scelta diretta del candidato limita il diritto di voto, aver cancellato il referendum ha tolto ogni sovranità al popolo.
Nella Costituzione sono riportate le "Garanzie Costituzionali".
L'articolo 134 riporta:
- la Corte Costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni.
Ho deciso di fare un esposto alla Corte Costituzionale perchè dichiari incostituzionale la legge "porcata" e la faccia decadere.
L'articolo 136 infatti specifica:
- quando la Corte dichiara l?illegittimità costituzionale a norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione.
La Corte ha due mesi per decidere prima delle elezioni. Se dichiarerà la legge incostituzionale si potrà votare comunque con la legge precedente o spostare il voto dopo il referendum, indetto per maggio e subito annullato con una mossa da bari di professione.
Questa classe politica autoreferenziale ha cancellato due referendum sulla legge elettorale. Decide a tavolino chi ci deve rappresentare in Parlamento. E' costituzionale questo? E se lo fosse, allora che cosa è incostituzionale? Stay tuned!


***
- COME FUNZIONA LA CORTE COSTITUZIONALE:
La principale funzione della Corte Costituzionale è quella di decidere se una data legge dello Stato (cioè approvata dal Parlamento) o delle Regioni è legittima o meno, cioè è compatibile o meno con la nostra Carta Costituzionale (art. 134 Cost.)
La Costituzione è superiore a qualsiasi legge statale o regionale e prevale su queste. Questo vuol dire che se una legge dello Stato o della Regione viene dichiarata "illegittima" dalla Corte Costituzionale, essa viene immediatamente abrogata, cioè cancellata, ovvero come se non fosse mai esistita.

La Corte Costituzionale non verifica la legittimità di tutte le leggi che vengono approvate dal Parlamento e dalle Regioni, ma procede alla "verifica di costituzionalità" soltanto quando viene attivata. In che modo si può attivare la Corte Costituzionale?
1° MODO detto "Sindacato in via principale": secondo questo primo meccanismo, la Corte Costituzionale può essere attivata dai cosiddetti "enti territoriali maggiori" cioè dallo Stato e dalle singole Regioni. Lo Stato (su proposta del Presidente del Consiglio) e le Regioni (su proposta del Governatore) possono però ricorrere alla Corte Costituzionale soltanto per chiederle che si pronunci sulla legittimità di norme o leggi relative ai rapporti tra Stato e Regioni, cioè relative alle competenze che la Costituzione riconosce allo Stato e alle Regioni, in modo da risolvere i loro eventuali "conflitti di competenze".

2° MODO detto Sindacato in via incidentale": secondo questo secondo meccanismo, la Corte Costituzionale può essere attivata da un qualsiasi giudice di un qualsiasi processo ordinario (civile, penale, amministrativo...): se nel corso di un processo, il giudice si rende conto che per risolvere il caso che ha davanti è necessario applicare una norma che presenta "vizi di illegittimità costituzionale" (cioè che secondo il giudice potrebbe essere illegittima), allora il giudice stesso può chiedere alla Corte Costituzionale di decidere se quella determinata norma è incostituzionale o meno, perchè da quella norma dipende il suo giudizio.

Ora, questi sono gli unici modi attravero cui la Corte Costituzionale può giudicare le leggi e decidere se sono o meno legittime, cioè compatibili con la nostra Costituzione.
Questo ha come conseguenze che:
1) nessun cittadino può direttamente ricorrere alla Corte Costituzionale per chiedere di pronunciarsi sulla legittimità costituzionale di una legge.
2) soltanto il giudice ordinario può farlo ma soltanto per quelle leggi che possono provocare "controversie" tra i cittadini nei giudizi ordinari (penali, civili, amministrativi).

Possiamo allora noi cittadini chiedere alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità della legge elettorale?
La risposta è (ahimè) NO, perchè:
1) noi cittadini non possiamo ricorrere alla Corte Costituzionale, ed anche se i giudici della Corte Costituzionale fossero consapevoli e convinti della illegittimità dell'attuale legge elettorale, a causa delle procedure di attivazione che vi ho sopra spiegato non potrebbero comunque dichiararla illegittima e quindi "eliminarla".
2) purtroppo la legge elettorale non è per sua stessa natura suscettibile di provocare un contenzioso tra soggetti, cioè non può essere determinante per la risoluzione di un determinato caso civile, penale ecc...

L'obiettivo "abrogazione dell'attuale legge elettorale" non può quindi essere raggiunto attraverso questa via.

Avendo studiato questi meccanismi, mi sono sentito in dovere di informarVi per evitare di alimentare troppe speranze. Ho inviato questa esposizione anche a Beppe Grillo. Spero che me la pubblicherà.

Mirko Viola
Catania, 6 Febbraio 2008
lettera pubblicata sul blog del Giudice Felice Lima "Uguale per Tutti"

Post date: 2008-02-06 15:22:57
Post date GMT: 2008-02-06 14:22:57

Post modified date: 2008-11-22 12:11:27
Post modified date GMT: 2008-11-22 11:11:27

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