La delibera n.45/2009 della Corte dei Conti sul Bilancio del Comune di Catania

Il Comune di Catania non sarebbe salvo dal rischio dissesto finanziario. E’ questa in breve la conclusione a cui è arrivato il giornalista Antonio Condorelli studiando le carte.

Clicca qui per leggere l’articolo di Antonio Condorelli (fonte: Quotidiano di Sicilia)

Qui di seguito una breve sintesi dell’articolo a cura di Mirko Viola:

Secondo il giornalista Antonio Condorelli, con la delibera n. 45/2009 la Corte dei Conti non ha dichiarato che il Comune di Catania ha evitato il dissesto finanziario. Anzi, in realtà saremmo tecnicamente in stato di dissesto.

Perchè?
Cercherò di riassumere in alcuni brevi passaggi il ragionamento fatto da Condorelli nel suo pezzo che Vi allego a questa email e che è già scaricabile dal sito
www.cittainsieme.it :

PREMESSA: il Sindaco Raffaele Stancanelli ha dichiarato che Catania è salva dal rischio dissesto perchè così ha detto la Corte dei Conti con la delibera n.45/2009.
In realtà così non è. Ecco perchè:

1. Il Comune di Catania con la delibera n. 133/2008 ha provveduto a destinare il finanziamento CIPE di 140 milioni di Euro alla copertura dei disavanzi di amministrazione degli anni 2003 e 2004 (già fittiziamente coperti nel 2006 tramite l’operazione “Catania Risorse” e nel 2007 con l’operazione “Sviluppo e Patrimonio” e per le quali operazioni la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e falso nei confronti dei responsabili di tali operazioni).

2. Il Governo, attraverso la L. 189/2008, ha disposto che i 140 milioni di fondi FAS del Cipe potessero essere impiegati dal Comune di Catania per “ripianare disavanzi anche di spesa corrente”

3. Il combinato disposto degli artt. 193-194 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) dispone che un disavanzo deve essere ricoperto entro i due esercizi di bilancio successivi, salvo deroga espressamente prevista da altra legge temporalmente posteriore.

4. La L. 189/2008 (vedi punto 2.) non dispone nessuna deroga al dettato del Testo Unico degli Enti Locali (vedi punto 3.).

5. La Corte dei Conti, con la delibera n. 45/2009, conclude allora dicendo che i 140 milioni di fondi FAS possono sì essere utilizzati dal Comune di Catania per ripianare disavanzi anche di spesa corrente (L. 189/2008) ma non per ripianare disavanzi di spesa corrente relativi ad esercizi di bilancio risalenti a più di 3 anni (TUEL), come sono ormai quelli degli anni 2003 e 2004.

6. Dunque i disavanzi del 2003 e 2004 non sono stati coperti a norma di legge entro i termini previsti.

7. La conclusione è che il Comune di Catania è tecnicamente in stato di dissesto finanziario.

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POST PRECEDENTI:
La notizia della deliberazione della Corte dei Conti
Il commento di CittàInsieme
Il commento dei Giovani di CittàInsieme
La Corte dei Conti convoca il Comune di Catania