In difesa del Lungomare di Catania – Lettera riepilogativa

Egregio Sig. Sindaco
Sigg. Consiglieri del Comune di Catania

p.c. agli organi di stampa

Le scriventi Associazioni, avendo esaminato il progetto, espongono le loro perplessità sulla sua finalità e sulla necessità di una tale opera in relazione alle consistenti modificazioni ed agli impatti che tale opera comporterà nel sistema ambientale e socio economico di una parte significativa e certamente la più importante per gli aspetti ludico spettacolari della nostra città.

Il progetto così come ideato, originariamente quale viabilità di scorrimento per motivi di protezione civile, alla quale è stata associata un’area vasta commerciale al fine di poterlo realizzare in PF, comporta di fatto degli impatti che si desidera qui riassumere:
– cambiamento di finalità della strada V.le De Gasperi, che da prevista viabilità di scorrimento, diventando copertura di un Centro commerciale, perderebbe le sue finalità a servizio della sicurezza in caso di terremoto per diventare una strada di accesso o di avvicinamento al sottostante Centro commerciale ed ai vari parcheggi, alcuni interrati;

– aumento del traffico veicolare per effetto della quantità di autovetture che convergerebbero verso l’area commerciale. I visitatori del centro commerciale si sommerebbero ai residenti nell’area ed ai fruitori del mare, questi ultimi presenti durante gli oltre 4 mesi della stagione balneare; aumenterebbe la quantità complessiva di cittadini che in caso di pericolo dovrebbe abbandonare l’area riducendo quindi il livello complessivo di sicurezza; verrebbe anzi intralciato il traffico in piena contraddizione con le motivazioni originarie;

– annullamento dell’unicità del Borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti, oggi separato tramite il lungomare dalla città, con due soli ingressi, mentre col progetto verrebbe integrato al Centro commerciale essendovi una fusione completa fra il Centro ed il borgo;

– modifica della visione prospettica del Borgo di San Giovanni Li Cuti dai punti di visuale del Lungomare (V.le Ruggero di Lauria); il Lungomare viene dimezzato nella sua larghezza diventando un grande marciapiede a servizio dei negozi e perde la sua attuale funzione di percorso ambientale, di jogging, di relax per diventare parte di un percorso commerciale, mentre la rimanente metà diventa copertura trasparente dei negozi sottostanti;

– polarizzazione delle attività commerciali verso il lungomare e le aree limitrofe a discapito delle attività commerciali poste lungo le strade interne della città come Corso Italia o Via Gabriele D’Annunzio;

– disgregazione della scogliera lavica e delle relative grotte in corrispondenza di Piazza Tricolore a causa della realizzazione di un altro grande parcheggio interrato la cui costruzione per dimensioni e posizione indebolirebbe la coesione fra le varie colate nella fascia rimanente fra il parcheggio ed il mare;

– mancanza di una pianificazione complessiva che possa contemperare ed integrare le diverse esigenze di quell’area della città col resto della pianificazione urbana. Sono in atto una serie di interventi di pianificazione su diverse aree della città senza che vi sia una visione complessiva quale quella di un PRG, strumento che per quanto obsoleto, può ancora dare.

Il progetto, approvato con procedura straordinaria, nel ruolo di commissario per l’emergenze sismica, avrebbe dovuto mirare alla realizzazione di una viabilità di scorrimento più sicura dell’attuale lungomare, perché meno esposta al rischio di tsu-nami. In realtà la prevista costruzione di grandi strutture commerciali multipiano al di sotto di entrambe le strade non farebbe che peggiorare le condizioni di vulnerabilità sismica per entrambe le arterie, V.le A. De Gasperi e V.le Ruggero di Lauria, e certamente il rischio sismico nella nostra città è molto più consistente di quello dello tsu-nami. Peraltro V.le A. De Gasperi, essendo già oggi a servizio di edifici con un gran numero di piani, appare insufficiente per fungere esso stesso quale viabilità di scorrimento in caso di eventi calamitosi.
Sulle base delle considerazioni suesposte, valutando un peggioramento complessivo delle condizioni di sicurezza in caso di sisma e della condizione ambientale le sottoscritte Associazioni chiedono che venga rivisto l’originario progetto in Project Financing.
Vanno ridotte in modo drastico le attività commerciali, restituendo alla via A. De Gasperi il ruolo di viabilità di scorrimento per realizzare i necessari standard di sicurezza per i cittadini, riducendo il traffico veicolare ed i parcheggi, mantenendo le caratteristiche di unicità del Borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti.

CittàInsieme – Italia Nostra – LIPU – WWF Catania – Cittadinanzattiva – CO.P.E. – Associazione “Oltre la Periferica” – Comitato “Porto del Sole” – Centro Unesco Catania “M. Elisa Brischetto”
Associazione giornalistica “Lavori in Corso” – Legambiente
Associazione culturale e studentesca “Nike” – Rifiuti Zero Catania

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