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Il nuovo patto per Catania nel 2000


Il nostro progetto per la città del futuro




  • Il sindaco che voterò








  • Per una nuova politica


  • Territorio e Ambiente




  • Trasparenza, competenza ed efficienza




  • Mobilità e Trasporti




  • Municipalità e decentramento




  • Politica Sociosanitaria




  • Minori a rischio





Dopo Bianco, oltre Bianco...


Il sindaco che voterò


Finita la campagna elettorale, restituirà ai cittadini, particolarmente a quelli che l'hanno perduta la loro dignità di donne e di uomini, deciderà non solo per loro, ma con loro, non starà con gli opportunisti, i potenti e i manipolatori della verità.

Prenderà, esplicitamente e pubblicamente, le distanze dai poteri forti della città nel campo della imprenditoria e della informazione.

Saprà intuire in tempo la presenza di interessi mafiosi nell'ambito degli appalti e della stessa burocrazia comunale.

Presenterà, completa, la lista degli assessori fin dal primo turno di votazione.

Non accetterà a sostegno della sua maggioranza quei consiglieri che cambiano bandiera.

Avrà dato prova, nella sua storia personale, di essere immune dal clientelismo, dal lassismo morale nella politica, dalla facile ricerca di compromessi.

Metterà, come cardini irrinunciabili del suo stile politico, i valori della centralità della persona umana, della solidarietà, del diritto al lavoro, della questione morale.

Metterà al primo posto del suo programma il risanamento civile e sociale dei quartieri popolari della città.
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Per una nuova politica


Il 15 giungo 1992 il movimento CITTAINSIEME raccoglieva e lanciava l'idea di un "PATTO PER CATANIA", in vista delle elezioni comunali del 1993.


Dal lavoro di allora venne fuori un PROGETTO sul "futuro della città costruito dai cittadini", un progetto che, sia nelle linee generali che in molti particolari, ci sembra sia ancora attuale per la nostra città.


Per questo, riveduto e riattualizzato, lo riproponiamo ai futuri amministratori.


Il programma che viene, nei particolari, esposto nelle pagine seguenti, è stato redatto tenendo conto di alcuni valori fondamentali che dovranno permeare non solo le cose da fare, ma anche il modo di fare politica dei futuri amministratori.


Nella nostra città, infatti non solo rimangono ancora sostanziali problemi da risolvere ma è necessario tenere alta la guardia sulla gestione e sulle decisioni della politica che rischia sempre di essere monopolizzata da vari gruppi di potere con l'esclusione dei cittadini.


· Vogliamo sottolineare anzitutto la centralità della persona umana; la politica è al servizio dell'uomo, non viceversa.


I bisogni della gente non sono il mezzo di cui si serve l'amministratore per ottenere consenso e vantaggi economici, ma il fine verso cui deve tendere l'azione politica ed amministrativa.


· In secondo luogo la solidarietà.


Non dovranno esistere due città, una di serie A e una di serie B; una città da mostrare e una città da nascondere; la prima dotata di servizi, pulizia, benessere e l'altra abbandonata al proprio destino.


Il risanamento, che non consiste solo nel costruire strade e viadotti, investendo miliardi in opere pubbliche di dubbia utilità, ma soprattutto nel creare le condizioni per una migliore vita nei quartieri degradati, deve andare dalle periferie al centro e non dal centro alle periferie, perché i beni essenziali fanno parte della dignità di ogni essere umano.


Ci chiediamo pertanto, ed è una difficoltà seria, reale, sulla quale vogliamo trovare delle risposte, per quali motivi le somme spese per questi quartieri non abbiamo ancora mutato in essi la qualità della vita.


· In terzo luogo il lavoro come diritto e non come privilegio, come ruolo sociale e non solo come fonte di reddito.


· Ed infine la questione morale, non perché venga per ultima, ma perché è la condizione politica fondamentale perché questo progetto possa essere realizzato.


Dieci anni addietro parlavamo di uno "scellerato sistema di potere che coinvolgeva massoneria e partiti politici, imprenditori, pezzi dello stato e della amministrazione della giustizia".


Oggi non siamo affatto convinti che altri poteri, più sofisticati ma non meno invadenti, non li abbiano pienamente sostituiti.


E' per questo che noi cittadini negheremo la nostra fiducia a qualunque uomo politico, dal primo cittadino all'ultimo consigliere comunale, che può in qualunque modo essere condizionato dalla massoneria, o da qualunque organizzazione più o meno segreta di qualunque ispirazione, capace di gestire potere economico e politico per saldare carriere e connivenze, impunità ed illegalità.



, dovrà quindi essere all'altezza per competenza ed efficienza, e dovrà aver maturato una chiara opzione per la legalità, senza mai sottrarsi al controllo della società civile, anche attraverso la formazione di una Consulta di Programma.

(Identikit per un sindaco nuovo)


Il personale politico


Particolare attenzione vogliamo che la futura amministrazione rivolga al grave problema della informazione la cui monopolizzazione ha mortificato in questi anni il dibattito politico e la crescita civile e sociale dei cittadini a favore di un consenso a volte tanto acritico quanto generale e prefabbricato.


Da e su queste premesse provengono le indicazioni programmatiche su alcuni dei principali nodi del futuro della nostra città. Solo un sindaco nuovo, alla guida di un'amministrazione nuova saprà scioglierli.



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Territorio e Ambiente


Una città a dimensione d'uomo, non più d'appalto.

Obiettivi del progetto



Non si deve più consumare suolo.

Scadenze da rispettare: P.R.G. varato democraticamente dal Consiglio Comunale nel rispetto delle Direttive Generali.

Catania non ha bisogno di grandi e improbabili opere pubbliche.

Bensì di recuperare se stessa, il territorio, la qualità della vita nei suoi quartieri, gli spazi collettivi, i centri autogestiti dai giovani, una nuova dimensione dello sport e della cultura, una politica di rigorosa vigilanza su tutte le forme di inquinamento ambientale, industriale, acustico.

Questione morale.

Solidarietà.

Centralità della persona umana.

Sviluppo economico sostenibile.

Punto di forza irrinunciabile: Piena applicazione delle Direttive Generali sul recupero delle aree già edificate evitando nuove espansioni.

Punti da chiarire: Corso Sicilia, Cibali, Rotolo, Perequazione.

Sottosistemi urbanistici da verificare e monitorare politicamente.

Piano Integrato San Cristoforo: nodo del Coefficiente di Edificazione.

Esigenza di pianificazione uniforme per tutta la città sia a San Cristoforo che Picanello.

No alle varianti sul vecchio P.R.G. (Piccinato).

Nessuna variante dovrà essere approvata prima del Nuovo P.R.G. nel rispetto del voto unanime del Consiglio Comunale.

Sviluppo economico sostenibile: Parametro irrinunciabile in base alle nuove normative europee sull'impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica (VAS).

Punti di forza

Dalla riconversione e recupero del Territorio si mobilita una forza lavoro "pulita", meglio motivata e più qualificata.

Aspetti geomorfologici

Nuove tecnologie per l'adeguamento degli edifici al rischio sismico.

Riutilizzo di aree industriali, militari, commerciali, abitative dismesse o da bonificare per i centri di sgombero e concentramento della Protezione Civile.

Nuovi Standard da adottare per il recupero ambientale di aree urbane di pregio o a larga fruibilità;

Vantaggi: nuove opportunità di lavoro con specializzazione medio-alta.

Rispetto rigoroso dei nuovi parametri europei per la Valutazione Ambientale Strategica in un'ottica di sostenibilità delle risorse.

VAS come prerequisito indispensabile per il varo di nuove opere e per il completamento di quelle in itinere.

Controllo sulla vicenda Interporto.

Verifica di sostenibilità per le grandi infrastrutture: porti e aeroporti.

Il Patto Territoriale Zona Sud andrà armonizzato alle Direttive Generali del Nuovo P.R.G.;

Rispetto degli Ecosistemi dell'Oasi garantendo un'ampia fascia di Preriserva;

L'incognita degli insediamenti turistici e la preferenza per il turismo sostenibile: ad esempio l'agriturismo che rischia lo sfratto;

Rivedere i punti principali del Patto;

Pianificazione di dettaglio trasparente;

Coerenza con gli obiettivi del Patto;

Risorse da indirizzare solo nella Zona Sud della città.

Progetti Lave, Aree Verdi, Orti di Cibali:

Recupero paesaggistico; agevolare la vegetazione primaria; insediamento di piante grasse e succulente compatibili; garantire lo sviluppo dell'Ecosistema ponendo vincoli di riserva urbana.

Corridoi ecologici per garantire la biodiversità e il corretto sviluppo di specie vegetali e animali selvatiche anche all'interno della città; Gli ambienti recuperati devono essere vissuti dai cittadini attraverso i sentieri natura e come centri di aggregazione; Natura come risorsa e identità di Catania.

Attuazione delle direttive C.E.E. sull'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo;

Tutela dall'Inquinamento come rispetto della salute, dell'integrità e della dignità della persona umana;

Corridoi ecologici per garantire la biodiversità e il corretto sviluppo di specie vegetali e animali selvatiche anche all'interno della città;

Pedonalizzazione di ampie aree del centro storico e di luoghi di aggregazione nelle periferie.

Canale di Gronda: verifica della funzionalità;

Messa a regime delle acque meteoriche nei quartieri periferici dell'area pedemontana;

Sistemazione del canale di Cintura, Zia Lisa;

Completamento dell'impianto di depurazione e riutilizzo delle acque reflue; Esclusione dai cicli delle industrie dell'acqua potabile, realizzando reti duali di distribuzione;

Controllo di gestione sulle Aziende Speciali Acquedotti (ex legge Galli);

Verifica della sostenibilità ambientale di nuovi insediamenti nella zona sud (vedi caso Bicocca) in rapporto alla capacità di garantire l'acqua potabile.

Discarica subcomprensoriale: da realizzare immediatamente.

Riciclaggio dei rifiuti

L'esigenza di ridurre il volume dei rifiuti impone di attuare subito la raccolta differenziata ed il recupero di carta, plastica, vetro, alluminio, ferro, frazione umida, agevolando la creazione di nuove imprese nel settore.
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Trasparenza, efficienza e competenza


L'applicazione della legge sulla Trasparenza al Comune di Catania è irrinunciabile e indifferibile.

L'approvazione del regolamento per l'accesso agli atti amministrativi da parte di qualunque cittadino dovrà essere tra i primi atti della nuova amministrazione e non dovrà prevedere deroghe.

Nessuno si faccia scudo della legge sulla Privacy, ad esempio, quando si chiederà di conoscere il curriculum e gli eventuali precedenti di amministratori, dirigenti e consulenti. La trasparenza del personale politico non può essere appannata da trasformismi e mimetismi.

Chi si impegnerà per questo patto dovrà vivere in una casa di vetro. La trasparenza degli atti è il mezzo insostituibile affinché i cittadini possano valutare efficienza e competenza del personale politico, dei dirigenti e dei consulenti della più grossa azienda pubblica catanese.

Non accetteremo, insomma, che la Trasparenza venga derubricata in Apparenza.
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Mobilità e trasporti


O

· Strumenti di programmazione

· Il piano di mobilità dell'area metropolitana, andrà realizzato in perfetta sintonia con i comuni limitrofi, deve necessariamente prevedere l'esistenza nelle periferie di ampi parcheggi scambiatori (l'utente va prelevato nelle vicinanze della sua abitazione) così da incentivare il maggiore uso del mezzo pubblico, così da ridurre pesantemente il flusso veicolare che ogni giorno, nel percorso casa-scuola e casa-lavoro si presenta alle porte della città di Catania.

· L'adottato Piano urbano dei parcheggi, dovrà prioritariamente favorire un reale decongestionamento del traffico cittadino, piuttosto che l'acquisizione, fine a se stessa, dei contributi nazionale regionali·



· Nuova politica tariffaria, diversificandola a secondo dei chilometri percorsi, delle fasce orarie e delle condizioni economiche (abbonamenti per linea, settimanali etc..).

· Unificazione dei titoli di viaggio per l'utilizzo di servizi collettivi integrati ricadenti all'interno dell'area metropolitana.

Principali realizzazioni proposte






- Chiusura rigorosa del centro storico: allargamento dell'attuale area, la più ampia possibile

- Severa regolamentazione dei mezzi pesanti, con percorsi obbligati ed orari contingentati

- Orario limitato e regolamentato per carico e scarico merci

- Drastica riduzione della circolazione della auto: solo forze dell'ordine e mezzi di soccorso

- Transito consentito solo a mezzi non inquinanti (bus elettrici, a G.P.L., etc..).

La rete:

Principali risultati attesi

eliminazione delle paralisi di traffico.

libero scorrimento dei mezzi pubblici e quindi aumento della velocità commerciale (maggiori economie nei costi di gestione).


miglioramento degli standard di servizio, tali da rendere appetibile l'uso del mezzo pubblico (da una migliore informazione ed accoglienza ad un maggiore rispetto degli orari).


riduzione del gravoso deficit dell'azienda anche con l'avvio di rigide politiche di contenimento dei costi.



ripristino della vivibilità nel centro cittadino.Gli obiettivi qui proposti sono esclusivamente quelli che presentano una peculiarità facilmente attuabile, a brevissimo termine, e con impegni finanziari limitati e facilmente sostenibili.
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Municipalità e decentramento


A Catania, le periferie possono essere essenzialmente definite di due tipi, geografiche ( Librino, Monte Po, S. G. Galermo, i villaggi ) o socio-economiche (Picanello, Civita, S. Cristoforo).

Il principale problema di queste città è quello dell'emarginazione per cui l'intervento non può essere solo di tipo urbanistico. La sfida non è quella di periferie più belle esteticamente, ma quella di un recupero del degrado sociale.

· Direttrici di intervento:

· Decentramento: la completa attuazione delle municipalità, con l'assegnazione delle deleghe. Che per intensità e ampiezza deve effettivamente rispondere alla filosofia per cui le municipalità sono state create, infatti queste ultime rappresentano una sorta di cinghia di trasmissione, anello di congiunzione tre le esigenze locali e l'amministrazione centrale.

· Urbanistico: ( nel rispetto delle indicazioni del piano regolatore!!) piazze , verde pubblico, mercatini rionali, parcheggi, impianti sportivi, scuole, uffici pubblici, luoghi di culto, nel rispetto delle diversità culturali, e quant'altro manchi nei quartieri "sociali" l'intervento deve essere quello di salvaguardare il patrimonio storico del quartiere.

· Abbattimento delle barriere architettoniche, per una visione della città a misura d'uomo per il portatori di handicap, con la completa applicazione della legge 503.

· Case alloggio per i senza casa.

· Cultura: avvio di campagne di promozione su temi principali quale la legalità, l'antimafia, la lotta alle sostanze stupefacenti, cultura del diverso e superamento del razzismo

· Biblioteche ( fatte uscire dal loro degrado) come centri di aggregazione sociale con la presenza di tutor culturali che possano essere di aiuto per gli utenti, e che siano fornite di diversi mezzi comunicativi: videoteca, internet , musica, TV , radio dibattiti

· Centri di aggregazione per i giovani organizzati al fine di coltivare le capacità creative e la formazione artistica.

· Socio-Sanitario: istituzione di centri sociali non ghettizzati come quelli per gli anziani, ma polivalenti dove vi sia la presenza di giovani in modo che questi possano apprendere dall'esperienza degli anziani e costoro possano avere una diversa visione del mondo moderno.

· Poliambulatori.

· Scuola: Edifici scolastici,(asilo nido, scuole materne, elementari e medie): in molti di questi quartieri sono in precarie condizioni, non solo aule ma mense, palestre, locali comuni. Servizi di medicina scolastica ( équipe socio sanitaria), prescuola, mensa , doposcuola , attività didattiche extra scolastiche.





Uffici pubblici e presidi di pubblica utilità

· Decentramento pubblico: delocalizzazione in aree periferiche di uffici comunali, provinciali, Ausl ecc.

Controllo del territorio

· Intervento sui Minori.

Tutte le iniziative tese a dare a tutti la stessa possibilità. Dare di più a chi ha meno.
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Politica socio-sanitaria


La gestione delle politiche sociali riveste un ruolo essenziale nella realtà catanese fortemente connotata da fenomeni di disgregazione sociale ed in cui al disagio derivante dall'alto tasso di disoccupazione si aggiunge quello del degrado dei quartieri popolari.

Principi irrinunciabili nella gestione della politica socio-sanitaria:

Programmazione:

"Strategie per il cambiamento"



- Integrazione socio-sanitaria Sicuramente alla politica sociale intesa come servizio da rendere al cittadino si affianca, e con essa si integra una politica sanitaria che interviene soprattutto sulle fasce di utenza che presentano patologie o svantaggi riconducibili anche al disagio vissuto nei quartieri in termini di ignoranza, di disinformazione, di rassegnazione, di mancanza di strutture e di possibilità economiche;- L'assistenza domiciliare integrata permette una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini, agli aspetti qualitativi del vivere, alla riduzione della spesa complessiva;

- Portatori di handicap e soggetti svantaggiati dovranno godere di particolari garanzie e interventi specifici di supporto per la l'abbattimento dello svantaggio in termini di opportunità di impiego e qualità della vita.

- Veterinaria e dignità degli animali. L'azione di prevenzione, monitoraggio e assistenza dovrà riguardare anche la profilassi e la qualità della vita di tutti gli esseri viventi; in primo luogo degli animali domestici, garantendo pari condizioni per gli animali abbandonati e/o costretti al randagismo. Andrà istituito un servizio pubblico di guardia veterinaria, opportunamente attrezzato per garantire le prime cure anche agli animali selvatici che sono patrimonio libero e indisponibile della comunità.

- L'istituzione dei distretti
Il Sindaco


Regolamenti di attuazione

. L'Amministrazione comunale, nel suo Statuto, contiene all'art.6. comma 9 importanti impegni nel campo sanitario e della educazione alla salute. Si sollecita pertanto l'organo competente ad emanare i regolamenti di attuazione affinché le affermazioni di principio si traducano in azioni concrete. Si ritiene, infatti, di fondamentale importanza la medicina scolastica, l'attività di prevenzione e la collaborazione con le aziende sanitarie per affrontare in modo efficiente il problema del benessere dei cittadini. può e deve svolgere azione di programmazione, di coordinamento, di controllo di verifica, di indirizzo e correzione sulla attività del distretto. Al Sindaco, pertanto, si chiede l'impegno a farsi promotore, attivando tutte le iniziative proprie della sua funzione, e a sollecitare il competente organo legislativo regionale affinché la legge 229/99, che prevede l'istituzione dei distretti, venga recepita dalla Regione Siciliana. rappresenta l'occasione per la nostra città per trasformare il cittadino da oggetto a soggetto delle politiche socio-sanitarie. Non più la soluzione al singolo problema ma la soluzione dei singoli problemi in un contesto non individualistico e personale. Il distretto provvede alla erogazione dell'assistenza sanitaria primaria di base e specialistica anche in collegamento con altre strutture sanitarie e alla erogazione dell'assistenza sociale.




***

Interventi sui minori a rischio


"A Catania il più alto numero di minori a rischio". L'alto grido lanciato anche quest'anno dal presidente del Tribunale per i Minori, Titta Scidà conferma le preoccupazioni emerse nel 1993 nel primo elaborato del Patto per Catania. Non solo le statistiche ma il contesto per Scidà resta allarmante.

• Obiettivi generali:

- Formazione e sviluppo del minore come uomo e come cittadino;

- Recupero del minore disadattato, garantendo le condizioni ambientali che consentano di esperire i valori di gruppo, per maturarli, trasferirli nella propria vita ed esigerli poi, nella vita sociale e pubblica;

- Inserimento del minore, con gravi difficoltà economiche, nel mondo del lavoro.

• E' necessario che l'amministrazione comunale operi di concerto con le numerose realtà che si occupano della tutela dei diritti del minore e con le istituzioni che abbiano competenza nello stesso settore.

• Il Coordinamento Minori, resti sede di confronto, di raccordo, di impostazione di interventi tra amministrazione comunale, Provveditorato, Asl, Tribunale per i diritti del minore, CPA, Carcere minorile, Università, e altre agenzie operanti sul territorio come parrocchie e volontariato sociale.

• In particolare si dovranno prevedere:

- interventi sulle famiglie per ridurne il disagio economico e culturale.

- sollecitare l'adempimento dell'obbligo alla frequenza scolastica.

- interventi sulle scuole non solo in termini di strutture ma a sostegno dell'apprendimento del minore e del conseguente recupero delle abilità di base.



Istituzione di un archivio elettronico, da aggiornare continuamente, che contenga le informazioni statistiche dei settori di popolazione più bisognosi di cura e di assistenza ( portatori di handicap, tossicodipendenti, malati mentali, malati cronici, disoccupati, anziani minori, immigrati, ecc. ). Andrà, ovviamente, garantita l'assoluta riservatezza dei dati sensibili. Le notizie personali non potranno essere utilizzate per scopi commerciali e in nessun modo andranno rese di pubblico dominio.

Osservatorio epidemiologico, che abbia il compito di definire una serie di indicatori utili alla conoscenza dei fenomeni, che riguardano la salute e gli strumenti necessari per le linee d'azione conseguenti.

Monitoraggio dei soggetti non profit e profit, che già operano nel settore dei servizi socio-sanitari, con l'indicazione dei servizi che sono in grado di offrire e i costi degli stessi. Detto monitoraggio permetterebbe di utilizzare, nella logica di un sistema integrato pubblico e privato, anche le realtà esistenti nel territorio in modo da assicurare una risposta più efficiente, di qualità ed economicamente più vantaggiosa, alle molteplici esigenze dei soggetti bisognosi di aiuto.
Controllo



- la consapevolezza che la prestazione dei servizi socio-sanitari da parte dell'Amministrazione comunale verso le categorie più deboli sia risposta doverosa della Istituzione a diritti negati.

- l'intervento socio sanitario non sia l'obiettivo dell'azione, ma esso sia individuato come promozione della persona e della dignità dell'uomo.

- l'esigenza di una programmazione sistematica, non episodica, organica e globale dei servizi di concerto con i distretti sanitari e con le Municipalità.

- La rispondenza dell'azione ai bisogni e alle carenze dei singoli quartieri e alle reali esigenze dei cittadini.

- Progetto di riqualificazione del territorio, di forte valenza politica, per migliorare il contesto ambientale (con interventi riguardanti aria, acqua, abitazioni, alimenti, radiazioni, rifiuti ) per eliminare le fasce di emarginazione e di degrado. L'Amministrazione dovrà operare di concerto con le altre autorità ed istituzioni preposte, specie nella fase del risanamento e della prevenzione.





in itinere e dopo la conclusione degli interventi sulla qualità dei servizi mediante parametri predeterminati, trasparenti e facilmente leggibili, nonché la verifica, attraverso una analisi attenta e rigorosa, della utilità degli stessi.: : reale presenza dei vigili nei quartieri e maggiore controllo delle forze dell'ordine. Repressione dell'evasione scolastica e del lavoro minorile.: tutti i quartieri oltre a esserne forniti dovranno potere contare sull'efficienza di servizi essenziali quali ufficio postale, farmacie, consultori e ambulatori, bagni pubblici. Eliminazione di tutte le precarietà di carattere immobiliare sulla localizzazione di uffici pubblici o di utilità pubblica.



- Ridisegnare la rete tenendo conto degli altri vettori (FS, Circumetnea, aziende private) e dei progetti in essere.

- Effettuare con comuni limitrofi un piano unico di mobilità che preveda ampi parcheggi scambiatori nei comuni periferici, nelle periferie della città.

- Creazione di maglie di scorrimento ad esclusivo uso dei mezzi pubblichi realizzando corsie riservate e realmente protette.

- Piena utilizzazione degli impianti di trasporto pubblico a guida obbligata o con autobus elettrici o a G.P.L., lungo gli assi piazza Duomo-Tondo Gioieni , piazza Palestro-piazza Europa.



· PUT (Piano urbano del traffico).

· P.R.G. (Piano Regolatore Generale).

Centro storico:




Vantaggi: nuova occupazione, minore rischio di inquinamento, abbattimento dei costi per l'amministrazione, minore imposizione per il cittadino.

Politica del Ciclo dei Rifiuti

Governo delle Acque e Potabilità

Tutela dell'Ambiente

Ambienti naturali e da rinaturalizzare

Patto Territoriale Zona Sud

Grandi opere

Politica di Recupero e Occupazione

Sottosistemi in conflitto col P.R.G.

Il Piano Regolatore Generale

Opzioni fondamentali tra gli aderenti al Patto Catania Duemila

Punti fermi mutuati dal precedente Patto



Il cittadino va adeguatamente informato, assistito e seguito: Recuperare l'utenza delusa e mortificata dalle scelte fatte dall'AMT è impresa difficile ma importante.. biettivo: migliorare la mobilità interna ed esterna e le condizioni di vita della città.



Il valore della scelta a favore del trasporto collettivo sta nel fatto che questa crea la condizione per superare l'individualismo, affermando il diritto di un trasporto pubblico con il minore costo sociale, ambientale ed economico per la collettività, riducendo sia i rischi per la salute, sia il tempo di vita perso per il caos del traffico.

Schema di interventi strategici.
Post date: 2000-01-21 22:25:15
Post date GMT: 2000-01-21 21:25:15

Post modified date: 2008-10-31 00:11:51
Post modified date GMT: 2008-10-30 23:11:51

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