Il diritto alla conoscenza

Palazzo degli ElefantiSull’Espresso di questa settimana, Roberto Saviano ringrazia Marco Pannella per la sua ultima battaglia: “il diritto alla conoscenza”, il diritto dei diritti. Il diritto che, indagando il processo di delega, insito nel patto politico fra cittadini e governanti, riporta attenzione sull’obbligo, per un soggetto investito di una carica pubblica, di rendere conto delle proprie azioni e di essere pienamente responsabile dei risultati ottenuti o non ottenuti, per ridare fiducia a un patto, quello fra cittadini e politica, che oggi è ai minimi storici.

È un diritto richiesto non solo ai governi centrali ma anche e soprattutto alle amministrazioni periferiche.

In anni ormai lontani, nella nostra città, ci si illuse parlando di “trasparenza”, di “palazzi di vetro della politica”.

Ma il ricordo di quegli anni è svanito!
I sintomi che ora avvertiamo dicono esattamente il contrario: amministratori che non vogliono confrontarsi con i cittadini, o che, quando si confrontano usano un linguaggio che nemmeno gli addetti ai lavori riescono a comprendere, resoconti a porte chiuse e conferenze ad inviti, relazioni sul lavoro svolto, che per legge dovrebbero essere pubblici e puntuali, chiusi nel cassetto.
Il cittadino non sa ed è meglio che non sappia!

Mentre, invece, “il buon funzionamento dei meccanismi di controllo democratico non solo contribuisce al progresso della democrazia, ma restituisce senso alle istituzioni e fiducia a chi le istituzioni smette di subirle, ma inizia a viverle con partecipazione”.

Grazie Pannella!
Grazie Saviano!
Anche la nostra città deve lottare per il “diritto alla conoscenza”!

CittàInsieme