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Chi resterà incolume vedrà!


fonte: Mobilita.org



Come un fulmine a ciel sereno, negli scorsi giorni, tra Via Vittorio Emanuele Orlando, Viale Vincenzo Giuffrida e Corso delle Province, si è verificato un passo indietro concettuale e materiale da parte dell'Amministrazione comunale, con tentativo di “toppa” in corsa.

Ma per capire bene il contesto è necessario guardare al passato.
A quel non troppo lontano 2012 quando viene reso pubblico il PGTU e il Comune certifica, nero su bianco, che quell'incrocio con quell'assetto viario è uno dei 43 incroci più pericolosi della nostra città. Due anni dopo si decide di porre un rimedio al problema: nuova viabilità, meno stalli auto e aiuole per impedire il transito delle auto ad alta velocità. Con un costo non indifferente per la collettività.

fonte: Google Maps



Copiose le critiche. Automobilisti e residenti temevano che le deviazioni avrebbero congestionato il traffico. I commercianti terrorizzati che la riduzione degli stalli per la sosta avrebbe fatto crollare le vendite. Non accade nulla di tutto questo: le auto continuano a scorrere come sempre e i negozi rimangono aperti.
Ma le costanti pressioni di questi ultimi hanno fatto “breccia” e, con una decisione tanto repentina quanto inaspettata, il 5 dicembre scorso si è tornati al vecchio assetto viario. Con buona pace delle risorse spese!

Che la ragione del “torna indietro” siano stati i negozianti lo attesta il verbale della III Commissione Consiliare riunita il 30 ottobre, dove l'Assessore Arcidiacono spiega come la scelta sia dettata dalle “lamentele dei commercianti”. Una debolissima giustificazione, a nostro avviso, che stride non poco con le ben più rilevanti motivazioni di sicurezza da più parti espresse.

E adesso, apprendiamo, arriva la toppa. Per fronteggiare il ripristinato pericolo di quell'incrocio, l'Amministrazione ha infatti deciso di limitare la velocità a 30km/h (che nessuno rispetterà e farà rispettare) e di stendere un paio di “tappetini” per l'attraversamento dei pedoni. Palliativi contro un male che è stato reintrodotto per sedare le ansie (infondate) di un paio di negozianti a scapito dell'incolumità di tutti.
Ci piacerebbe a questo punto conoscere le intenzioni di questa Amministrazione per tutti gli altri 42 incroci pericolosi. Chi rimarrà incolume vedrà!

aggiornamento dell'11 gennaio 2020
Ci risiamo!

Il trascorrere degli anni, dalla realizzazione della nuova viabilità su Via Gabriele D'Annunzio, ci aveva fatto dimenticare quanto fosse pericoloso quell'incrocio, quanto fosse necessario porre un argine fisico a comportamenti stradali pericolosi e potenzialmente mortali.

L'incomprensibile decisione comunale di abbattere quel presidio di sicurezza che erano le isole spartitraffico ha riportato alla luce il problema. Stanotte si è verificato il primo incidente grave.

Speriamo per le condizioni dei feriti rimasti coinvolti nella dinamica.

aggiornamento del 2 febbraio 2020
“Precise esigenze cittadine”
L'assessore Arcidiacono, in un'intervista, è così che definiva le ragioni che hanno portato l'amministrazione a smantellare le isole spartitraffico tra Corso delle Provincie e Via Gabriele D'annunzio. Da quella famosa, e contestabile, scelta sono passati quasi tre mesi e la lista degli incidenti in quell'incrocio si è tristemente allungata. L'ultimo poche ore fa a non molta distanza dal luogo del pauroso frontale dello scorso 11 gennaio.
 Vista l'inamovibilità del Comune, possiamo solo sperare che l'arrivo dei nuovi semafori (pagati con ulteriore denaro pubblico che la Città poteva risparmiare non modificando la viabilità) possa attenuare la situazione. Rimane un dubbio: la sicurezza è davvero una “precisa esigenza cittadina”?

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LETTERE PUBBLICATE SU:
- La Sicilia (21.12.19) 1
- La Sicilia (12.01.20) 2
Links:
  1. http://www.cittainsieme.it/wp-content/uploads/2019 /12/La-Sicilia-21.12.19.pdf
  2. http://www.cittainsieme.it/wp-content/uploads/2019 /12/La-Sicilia-12.01.20.pdf
Post date: 2019-12-20 18:00:40
Post date GMT: 2019-12-20 17:00:40

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