Caso Piste Ciclabili: la lettera di un cittadino indignato

Torniamo a parlare del Caso Piste Ciclabili (l’ultimo aggiornamento risaliva al gennaio 2008), grazie ad una lettera di Alfio Lisi sullo stato attuale dei lavori di realizzazione delle piste ciclabili e sulla proposta di introdurre il “bike-sharing” a Catania:

BIKE-SHARING: COMUNE IRRESPONSABILE!
3 MILIONI DI EURO PER 100 METRI DI PISTA CICLABILE?

di Alfio Lisi – 17/05/2009

Come si può chiedere agli studenti di utilizzare la bicicletta in prestito
per spostarsi dalle proprie abitazioni alla scuola e così viceversa solo perché
il Ministero dell’Ambiente ha messo a disposizioni dei fondi? Come si può
proporre un “bike-sharing” in una città che non ha alcuna pista ciclabile
ovvero corsie riservate ai ciclisti dire ai giovani ed inesperti studenti
andate a scuola in bici? Come si può in una città che vede troppo spesso
incidenti stradali che vedono coinvolti mezzi su due ruote come ciclisti e
pedoni, ovviamente mentre attraversano le strisce pedonali?
Probabilmente il Comune ha dimenticato che nel 2007 sono state finanziate
con ben tre milioni di euro (1 mln, dalla Unione Europea, 1 mln Dalla Regione e
1 mln dal Comune) due piste ciclabili per un percorso complessivo di 4,5 km. La
prima pista, di 1,5 km, che doveva essere realizzata entro il 2007 (vedi gli
articoli sui quotidiani dell’11 aprile 2007, sull’inaugurazione) doveva
collegare piazza Giovanni XXIII a piazza Stesicoro, ad oggi ne sono stati
realizzati appena cento metri, e cioè la lunghezza di piazza Santo Spirito
(vedi foto). Dell’altra pista, 3 km, che da Piazza Giovanni XXIII si sarebbe
dovuta collegare a Piazza Mancini, non si sa più nulla. E i 3 milioni di
euro, oltre all’impegno assunto dall’allora Sindaco e Assessore ai Lavori
Pubblici, dove sono andati a finire? L’unica cosa certa che tutti i cittadini
conoscono e che grazie alle promesse pre-elettorali la prevista pista ciclabile
di Corso delle Province, sugli spazi dimessi della ferrovia Circumetnea, così
come prevista dalla legge e finanziata del tutto, è stata cancellata del
tutto. E adesso si chiede ai giovanissimi studenti di utilizzare le bici tra
il caos del traffico cittadino che non lascia spazio ne respirare? E’ da
irresponsabili!!! Prima le piste ciclabili e dunque la sicurezza e poi il bike-sharing!

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